Paolino non riusciva ad essere sè stesso.
Il ritmo frenetico della città non dava tempo di afferrarne
il segreto.
Sagome di ogni genere correvano da un lato all’altro delle strade,
i bar lungo il viale fremevano di gente che pensava ad altro;
urlasse o sussurrasse, Paolino era sempre escluso dal gioco.
Un tale, tempo prima, gli accennò di qualche sua stranezza ma
non se ne era mai curato.
Era piccolo ed i suoi coetanei non facevano attenzione a certe
sciocchezze.
Tuttavia doveva esserci qualcosa che gli sfuggiva, la realtà
si presentava come un puzzle indecifrabile,
erano troppe le cose che non comprendeva o in altri casi non
condivideva.
Eppure era convinto che esistesse una maniera di sentirsi felici, lo
era stato un tempo, doveva solo ricordare come.
Qualcosa nel frattempo gli aveva fatto cambiare rotta, aveva
spento la sua vita.
Iniziò a pensare che la soluzione ad i suoi problemi risiedesse
nelle numerose buste che i suoi simili sorridenti passeggiavano.
Così cercò la felicità in una di loro.
La trovò…
L’immaginazione era l’unica cosa che valeva la pena comprare.

Muro realizzato per la manifestazione “Scorrano Borgo da Favola 2023”.